“Ci vogliono due pietre focaie per accendere un fuoco.”
(Louisa May Alcott)
Mi piace stare con le persone e creare bei momenti di condivisione. Ho una predilezione per il circle-time.



Grazie ai miei libri incontro scuole, biblioteche, librerie, associazioni. Ognuno mette a disposizione quella che io chiamo la sua personale “quota valore” perché amo pensare a incontri partecipati e attivi. Ma chiedere alle persone di condividere i loro pensieri non è semplice, così ho creato quello che in psicologia si definisce un “ice break”, un piccolo aiuto per rompere il ghiaccio: in qualsiasi incontro, a qualsiasi età, le persone che partecipano ai miei incontri trovano sulle sedie un cartoncino colorato, a forma di farfalla, su cui vengono invitati a scrivere, in modo anonimo, i loro sogni o il loro messaggio al mondo.
L’anonimato permette alle persone di esporsi e raccontarsi.



“Se le mie basi non sono sicure, io vacillo, ma quando lavoro su di me affondo le radici in terra, scovo, analizzo, assorbo e comprendo che il mio sogno, qualunque esso sia, non è qualcosa di evanescente, ma reale. Costruendo me stesso posso costruire il mio sogno. Nel fare scopro le mie competenze, mi sperimento, sono sincero con me stesso. Nel fare cresco e cresce la mia autostima.” dal progetto di scrittura espressiva “Le parole mai dette” in collaborazione con Curvy Pride-APS.

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